» Vai all’indice delle poesie “CANTANAPOLI!!” Anche quando dovrebbe, proprio, stare zitta. “O’ disertore ‘nnammurato” Continuano ad ucciderla, semplicemente, dicendo:”Napoli è ‘a vita mia!!”. Stasera. Pulcinella ha tirato troppa cocaina. Il suo mandolino sembra una chitarra punk. “Je te vurria vasà” è una sveltina. E c’è sempre qualcuno che canta “O’ sole mio” alle tre di notte. Che città del cazzo!! Ama solo chi la ricotta…. I manfredi con il [ Read More ]
» Vai all’indice delle poesie Stasera, Pulcinella, ha tirato troppa cocaina. Il suo mandolino sembra una chitarra punk. “Je te vurria vasà” fa da colonna sonora a troppi ragazzini, senza labbra, che si scopano. Evitando il primo bacio. E’ notte. Eppure qualcuno, crede ancora di cantare, “o’ sole mio”. Forse, ha solo voglia di evitare il mattino dopo. Tutti sanno che il mattino dopo è sempre muto e piovoso. Tutti [ Read More ]
» Vai all’indice delle poesie L’uomo senza storia. Non trova le parole per scriverla. Non ha il permesso di farla. Passa in fretta. Guardandola passare. Lascia, al massimo, un figlio a se stesso. In eredità. Non ricorda le date di nessuna delle battaglie che ha evitato. Nessuno gli erigerà una statua, a futura memoria. Un suo piccolo passo resta, comunque, un piccolo passo per l’umanità.
» Vai all’indice delle poesie Come si scrive una poesia d’amore? Sicuramente evitando la parola amore e tutto quello che gli rima attorno, troppo facilmente. Quando sei in alto mare, rimare è inutile. Quindi, cuore no, anche perché i cardiologi sono tutti odiosi. Dolore neanche, perché odio tutti i medici, non solo i cardiologi. Sapore è di merda. E odio passare, inutilmente, ore a cercare rime d’amore. Però mi tengo [ Read More ]
» Vai all’indice delle poesie Come vermi. Strusciate. Tra i negozi del centro. Inzaccherati. Del fango che vi ha fatto credentumatori. Modellati. Ad immagine e somiglianza di una griffe che vale più di un dio, fuori moda. In questa valle di lacrime da reality, il martirio può, al massimo, guadagnarsi il prime time. Ed il vostro sguardo a cielo.
» Vai all’indice delle poesie Mi sono già detto tutto. Tempo fa. Non mi sopporto più quando parlo da solo. Vattene! Ma quando vai via, ricordati, sempre, di lasciarmi il tuo modo di andartene. Ti aspetterò come un seguito. Non come un remake. Non lasciarmi proprio solo. Lasciami credere che starò, per un po’, da solo. Lo sai che cambio aspetto, quando ti aspetto. Stare con te. Contestare. Un fine [ Read More ]
» Vai all’indice delle poesie Sono la merda a cui hai detto: “Bravo!!”. Tutto è geniale e resta tale fino a quando, poco dopo, l’hai già dimenticato. Di capolavori è pieno il cesso. Le mie ottuse intenzioni. Intendo ottundermi stasera. Dopo il cimitero quello che non ti uccide è la debolezza. Cado appeso al solito filo. Un “bello!” non si nega a nessuno. Che farsene di questo inizio secolo così [ Read More ]
» Vai all’indice delle poesie Perché rileggo, ancora, il vecchio romanzo, di cui già conosco la trama? Ho davvero bisogno delle battute del protagonista che non possono che ripetersi, stancamente, sempre uguali? Voglio, sul serio, seguirlo mentre si dirige, per l’ennesima volta, dove, già so, che andrà a finire? Non nego che fino a poco tempo fa, credevo ancora di poterlo convincere a voltare pagina. Mi è capitato di pensare [ Read More ]
» Vai all’indice delle poesie Guardo troppo spesso il cielo. Non solo per bestemmiare contro la mia cattiva stella. In fondo, credo ancora nei miei pochi occhi che faccio ancora scendere in strada, pur sapendo che non avranno niente da vedere. Spesso cadono, come uno sguardo qualunque. Ma, quasi sempre, è colpa dei piedi. Per terra non hanno mai saputo starci..
» Vai all’indice delle poesie Prima che mi venga un cancro voglio smetterla con tutti questi discorsi fumosi. Prima che mi venga la cirrosi, non voglio più sentirmi imbottigliato. Voglio fottermene dell’etichetta e riscoprire la Vite. Prima che mi venga un aneurisma, voglio pensare, ancora, che tutto quello che non riesco a comprendere, non si tenga a distanza di sicurezza. Prima che mi venga un infarto, voglio battere tutte le [ Read More ]
» Vai all’indice delle poesie Abbiamo aperto il pandoro. E liberato il Male. A Natale. Ci siamo scambiati vasi. Rompendo guance di familiari sconosciuti. Abbiamo scartato, come al solito, il solito Mito. E ne abbiamo buttato via, come al solito, i resti. Continuando a scambiarci auguri, come dei vaffanculo.
» Vai all’indice delle poesie Degli anni ’80, restano le immagini. Dei ’90, la colonna sonora. Il futuro, dietro cui corriamo, preferisce la presa diretta. E ci doppierà. Che fine ha fatto quello che credevo di poter sognare? E quello che sognavo di poter credere? Posso solo mal nutrirmi, con le frattaglie di un secolo che si diceva sano. E continuare a scrivere, àncora, per non mutare, ancora, d’accento e [ Read More ]
» Vai all’indice delle poesie Ho voglia di cambiare, ma non so più che cosa. Ho già sentito dire, quello che non ho detto. Ripeterò, ad libitum, che mi sto ripetendo. Ecco perché mi alleno, per rimanere informe. E’ chiaro, come il giorno, che vado scomparendo. E neanche so più fare, quello che ho sempre fatto. Cambiare. Restando uguale.
» Vai all’indice delle poesie Per fare un figlio, ci vuole il seme. Per fare il seme, ci vuole un cazzo. Per fare un figlio, non ci vuole molto. Per fare il padre, ci vuole un figlio. Per esser figlio, sai, ci vuole un padre. Ma spesso il padre, non vuole il figlio. E spesso il figlio non vorrebbe un pa..aa..dre.
» Vai all’indice delle poesie Dire basta alle sigarette, non basta. Dovrei smetterla di far sfumare tutte le occasioni. Finirla, di impacchettare i miei desideri e fondere insieme tutti i miei sogni sfusi. Continuare a vivere tra le nuvole di fumo, non fa altro che peggiorare la mia tosse.
» Vai all’indice delle poesie Da bambino ne avevo paura. Col tempo, l’ho trovato accogliente. Era l’unico posto, in cui, potevo sparire, facendo luce, agli altri. E allora, mi ci sono immerso. Come in un laboratorio. Sperimentandomi. Ha coperto tutti i miei fallimenti, mentre oscurava, tutti i miei successi. Ci sono cresciuto dentro. Annullandomi. E, poi, l’ho visto piangere, quando per la prima volta, gli ho preferito la luce. Saprà [ Read More ]