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– Da ascoltare subito:
Franco Califano – Per noi romantici
Franco Califano | Video da Youtube |
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« Me ‘nnammoro de te, sennò che vita è, lo faccio ‘npo pe rabbia, un po’ pe nu’ sta solo. Come sta solo n’omo nella nebbia, perché non pò parlà manco cor cielo » |
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(Me ‘nnammoro de te, 1976, contenuta nell’album Tutto il resto è noia) | |
Nazionalità | Italia |
Genere | Musica d’autore Pop |
Periodo di attività | 1960 – 2013 |
Etichetta | Ariston Records, CGD,Ricordi, Lupus |
Album pubblicati | 32 |
Studio | 27 |
Live | 4 |
Raccolte | 2 |
Sito web | francocalifano.it |
Francesco Califano, più noto come Franco o Er Califfo (Tripoli di Libia, 14 settembre 1938 – Roma, 30 marzo 2013), è stato uncantautore, paroliere, scrittore e attore italiano.
Considerato uno dei cantautori italiani più popolari, ha pubblicato 31 album e scritto complessivamente quasi 400 brani, affrontando quasi sempre tematiche d’amore e dei problemi che ne derivano, oltre a numerosi testi per altri artisti.
Artista particolarmente amato dal pubblico giovanile per il suo carattere da ragazzaccio e per le innumerevoli conquiste di cui faceva vanto, nel corso della sua lunga carriera ha venduto circa 15 milioni di dischi, che ne fanno uno dei più grandi esponenti della canzone romana di sempre.
Biografia
Nacque a Tripoli, dove il papà Salvatore (di Pagani), che era in servizio nell’Esercito Italiano, e la mamma Jolanda Ianniello (di Nocera Inferiore) risiedevano da non molti mesi, avendo già una figlia (Liliana). Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la famiglia rientrò a Pagani dove risiedette alcuni anni. In seguito, a guerra conclusa, la famiglia si trasferì a Roma, dove nacque l’ultimo figlio (Guido) e dove poco tempo dopo il padre Salvatore morì prematuramente. A 19 anni si sposò con Rita Di Tommaso da cui nacque la figlia Silvia[1], dalla quale avrebbe avuto la nipote Francesca.
Già arrestato nel 1970 per possesso di stupefacenti, caso in cui fu coinvolto anche Walter Chiari (assolto con formula piena), finisce nuovamente in carcere per lo stesso motivo e per porto abusivo di armi nel 1983, questa volta insieme al conduttore televisivo Enzo Tortora (assolto con formula piena e caso emblematico di mala giustizia). Durante quest’ultima esperienza carceraria compose l’album Impronte digitali, che si basa soprattutto su esperienze di quel periodo. In entrambi i processi Califano fu assolto “perché il fatto non sussiste”. Califano lo ricordò ripetutamente nei suoi libri e nelle sue interviste.
Nel 1989 partecipa al matrimonio dell’amico Diego Armando Maradona, allora giocatore del Napoli, a cui in seguito manderà il suo libro autobiografico in cambio di una maglietta autografata.
Si cimentò come scrittore e saggista con opere come Ti perdo – Diario di un uomo da strada, Il cuore nel sesso, Sesso e sentimento e Calisutra – Storie di vita e casi dell’amore raccontati dal maestro. Del 2008 è, invece, l’autobiografia Senza manette, scritta a quattro mani con Pierluigi Diaco. È stato interprete di fotoromanzi e attore cinematografico inSciarada alla francese (1963), Gardenia, il giustiziere della mala (1979), Due strani papà (1983) con Pippo Franco, Viola bacia tutti (1998) e Questa notte è ancora nostra (2008).
Nel 2006 partecipò alla terza edizione del programma realtà Music Farm, condotto da Simona Ventura. Nel 2007 e nel 2010 partecipa a due puntate di Ciao Darwin con Paolo Bonolis.
Nel 2010, a causa del suo stato precario di salute, dovuto alla rottura di tre vertebre in seguito a una caduta dalle scale, non poté, per un periodo, continuare a fare le serate e, non bastandogli i soldi percepiti dalla siae come diritti d’autore, invocò la legge Bacchelli per gli artisti che versano in situazione di grave indigenza[3]. Il presidente della Regione Lazio,Renata Polverini, lo incontrò e decise di coinvolgerlo negli eventi della regione[4].
Il 20 febbraio 2012 si è esibito in concerto al Teatro Sistina, per l’occasione pieno in ogni ordine di posti. Il 3 agosto 2012 oltre 5000 persone hanno assistito a un suo concerto inpiazza San Giovanni in Laterano a Roma nell’ambito del San Giovanni Summer Village.
Sempre nello stesso anno incide con Simone Cristicchi e il coro dei ragazzi del carcere minorile di Nisida la canzone Sto a cercà lavoro, pubblicata su CD singolo, il cui ricavato viene versato in beneficenza[5].
Ha partecipato come ospite alla seconda puntata della seconda stagione di Tale e Quale Show. Il 14 ottobre è stato ospite, con l’amico Edoardo Vianello, a Domenica In da Lorella Cuccarini[6], mentre il 9 dicembre ha preso parte alla trasmissione Domenica Live da Barbara D’Urso[7], in cui ha ripercorso le tappe della sua carriera; in entrambi i casi è apparso in condizioni di salute visibilmente preoccupanti. L’ultima sua intervista, infine, è stata rilasciata l’8 marzo all’emittente televisiva romana T9[8].
Il 18 marzo 2013 Califano si è esibito al Teatro Sistina di Roma[9]; tre giorni dopo ha tenuto il suo ultimo concerto al Club Ueffilo di Gioia del Colle[10]. È morto il 30 marzo 2013[11].
Califano si è sempre presentato come un disincantato amante latino, un po’ cinico, un po’ romantico, vantando migliaia di conquiste femminili. Lui stesso ha raccontato di aver avuto il suo primo rapporto, con la madre di un amico, in età preadolescenziale[12] (in interviste diverse, l’età varia dagli 8 ai 13 anni). Califano aveva tatuato, sull’anulare della mano destra, le due lettere “F” per Franco e “B” per il nome del suo cane Birillo e, sull’avambraccio destro, la sua celebre frase “Tutto il resto è noia”[13]. Viene citato anche nella serie televisiva Romanzo criminale partecipando al matrimonio di uno dei componenti della banda.
I suoi ammiratori lo chiamavano Califfo o anche maestro; venne imitato da Fiorello, dall’attore Max Tortora e dagli imitatori Gianfranco Butinar e Andrea Perroni.
Autore di canzoni e poeta
Da sempre autore di testi e poesie, era famoso per canzoni spesso cantate in proprio, ma molto più frequentemente scritte per altri artisti:
- Mia Martini (Minuetto, scritta in coppia con Dario Baldan Bembo, La nevicata del 56 scritta nel testo con Carla Vistarini e Il Guerriero, scritta con Maurizio Piccoli);
- Ornella Vanoni (La musica è finita, su musica di Umberto Bindi, scritta con Nisa, Una ragione di più, scritta con Mino Reitano);
- Peppino di Capri (Un grande amore e niente più, che vince il Festival di Sanremo 1973);
- Bruno Martino (E la chiamano estate, scritta in coppia con lo stesso Martino);
- Edoardo Vianello e Wilma Goich (Semo gente de borgata);
- Caterina Caselli (Le ali della gioventù, Che strano amore e Un po’ di te);
- Loretta Goggi (Le notti d’agosto, Ce stanno altre cose);
- Mina (Amanti di valore (1973) scrisse l’intero album con musiche composte da Carlo Pes);
- Suo è anche il testo di Un’estate fa, versione italiana di Une belle histoire, del cantante francese Michel Fugain.
Come cantautore sono da annoverare tra i suoi grandi successi:
- Tutto il resto è noia (su musica di Frank Del Giudice);
- Fijo mio (su musica di Amedeo Minghi);
- Tac..! (autore anche della parte musicale);
- La mia libertà (autore anche della parte musicale);
- Io nun piango (dedicata all’amico Piero Ciampi, autore anche della parte musicale);
- Ti perdo;
- Io per le strade di quartiere con la quale partecipò a Sanremo 88;
- Un tempo piccolo, brano reinciso dai Tiromancino.
Franco Califano fu anche autore di molte composizioni poetiche, spesso in forma di sonetto. Da ricordare Secondo me l’amore, che dà il titolo a uno dei suoi album, Il gigante de casa, Beata te, te dormi, Nun me portà a casa.
Amatissime dal pubblico alcune poesie umoristiche e lievemente licenziose come:
- Pasquale l’infermiere (che affronta il tema di una gravidanza inaspettata);
- Cesira (che ha per tema la chirurgia plastica);
- Avventura con un travestito (che narra di un incontro amoroso con un travestito);
- La seconda (sull’ingordigia sessuale di una moglie).
Questi brani, graditissimi dai fan, erano da lui puntualmente declamati nei suoi recital e concerti. Come musicista, Califano firmò alcune colonne sonore: da ricordare Due strani papà, film di cui fu anche protagonista con Pippo Franco.
Produttore discografico
Califano è stato anche un produttore discografico, scoprendo e lanciando tra gli altri i Ricchi e Poveri; nel 1981 fondò, con alcuni soci, la Lupus[14], etichetta con cui lancia tra gli altri Jo Chiarello e Giampiero Artegiani.
Le apparizioni sanremesi
La sua prima apparizione a Festival di Sanremo risale al 1988, con Io per le strade di quartiere, scritta insieme a Toto Cutugno che l’ha musicata. È tornato nel 1994 con Napoliscritta con Alberto Laurenti e Antonio Gaudino e nel 2005 con Non escludo il ritorno, scritta assieme ai Tiromancino.
Politica
Quando fu arrestato nel 1983 scrisse una lettera per chiedere aiuto e sostegno a Bettino Craxi: il leader socialista gli fu vicino e, dopo questo episodio, i due divennero amici[15]. Alle elezioni politiche del 1992 si è candidato con il PSDI, senza però essere eletto[16].
Nel 2008, in occasione del suo settantesimo compleanno festeggiato a Piazza Navona, ha affermato: “Io sono liberale, anticomunista. Ho chiesto al sindaco Alemanno, mio caro amico, di poter cantare in qualche bella piazza. E lui mi ha fatto un meraviglioso regalo. Per 5 anni mi hanno impedito di cantare perché mi hanno bollato come uno di destra. Conoscevo bene sia Rutelli sia Veltroni: il primo si è sempre comportato bene, il secondo mi ha ignorato. E non so perché…”.[17]
La morte
È morto nella sua casa ad Acilia frazione del comune di Roma, per arresto cardiaco[18], il 30 marzo 2013, all’età di 74 anni. La camera ardente è stata allestita in Campidoglio aRoma, il 1º aprile, presso la quale molte persone si sono recate, fra queste Fiorello e Maurizio Mattioli. Fra le sue frasi inerenti la morte: “Mi accorgerò di essere vecchio solo cinque minuti prima di morire”.
Tra le sue ultime volontà, l’essere sepolto nel cimitero di Ardea vicino al fratello e al cugino, volontà ritardate per mesi a causa di ostacoli burocratici.[19] Sulla sua lapide, per sua richiesta, comparirà la scritta “Non escludo il ritorno”, titolo dell’omonima canzone con cui prese parte al Festival di Sanremo 2005[20].
Curiosità
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Al cantautore è dedicato un brano parodistico del gruppo comico romano Latte e i suoi derivati dal titolo Me so’ ngrifato, spesso attribuito allo stesso Califano, per una similitudine di stile e timbrica. Il componimento è stato scritto e cantato da Claudio Gregori, in arte Greg, allora leader del gruppo, e contenuto nel loro primo disco Greatest Hits del 1994[21].
Discografia
Album
- 1972 – ‘N bastardo venuto dar sud (CGD FGL 5116)
- 1973 – L’evidenza dell’autunno (CGD 69055)
- 1975 – Secondo me, l’amore… (CGD 69123)
- 1976 – Tutto il resto è noia (Ricordi, SMRL 6199)
- 1977 – Tac…! (Ricordi, SMRL 6216)
- 1979 – Ti perdo (Ricordi, SMRL 6241)
- 1980 – …tuo Califano (Ricordi, SRML 6261)
- 1981 – La mia libertà (Ricordi, SMRL 6277)
- 1982 – Buio e Luna piena (Lupus, LULP 14909)
- 1983 – Io per amarti (Lupus, LULP 14915)
- 1984 – Impronte digitali (Lupus, LULP 14916)
- 1985 – …Ma cambierà (Ricordi, SMRL 6353)
- 1987 – Il bello della vita (Ricordi, SMRL 6370)
- 1988 – Io (Ricordi, STVL 6378)
- 1989 – Coppia dove vai (Ricordi, SMRL 6403)
- 1990 – Califano (Ricordi, SMRL 6414)
- 1991 – Se il teatro è pieno (Ricordi, SMRL 6443)
- 1994 – Ma io vivo (Nuova YEP Record, 475903 2)
- 1995 – Giovani uomini (NAR, 04429 5002-2)
- 1999 – Tu nell’intimità (NAR, 2163-2)
- 2001 – Stasera canto io (NAR, 3044-2)
- 2003 – Le luci della notte (EMI)
- 2005 – Non escludo il ritorno (Magika, MGK 519867 2)
- 2009 – C’è bisogno d’amore (Sony Music, 88697537192)
EP[modifica | modifica sorgente]
Live[modifica | modifica sorgente]
- 1975 – 24-07-1975 dalla Bussola, dal vivo a La Bussola di Viareggio
- 1982 – In concerto dal Blue Moon di Ogliastro Marina, dal vivo al Blue Moon di Ogliastro Marina (Lupus, ALULP 214913)
- 1992 – In concerto dal Blue Moon di Ogliastro Marina 2, dal vivo al Blue Moon di Ogliastro Marina
Raccolte[modifica | modifica sorgente]
- 1977 – n’bastardo, l’autunno e l’amore (Record Bazaar, RB 145)
- 1981 – Ritratto di Franco Califano (Record Bazaar, RB 315)
- 1983 – Super Califfo (Lupus, LULM 25002)
- 2011 – I successi… e tutto il resto
Singoli[modifica | modifica sorgente]
- 1965 – Ti raggiungerò/Amica malinconia (Ariston Records, AR-086)
- 1966 – Non voglio vederti/Triste così (Ariston Records)
- 1973 – Ma che piagni a ffa’/Beata te…te dormi (CGD, 1470)
- 1975 – Io me m’briaco/È la malinconia (CGD, 3409)
- 1976 – Me’nnamoro de te/Tutto il resto è noia (Ricordi, SRL-10832)
- 1977 – Io non piango/Tac…! (Ricordi, SRL-10859)
- 1981 – La mia libertà/Non so fare di più (Ricordi, SRL-10935)
- 1983 – Io per amarti…/Quando comincia la notte (Lupus, LUN 4947)
- 1988 – Io (per le strade di quartiere)/Non puoi dire A (Ricordi,SRL-11071)
- 2003 – Cammino in centro/Un’estate fa (EMI, 5 47625)
Filmografia
- Notti nude, regia di Ettore Fecchi (1962)
- Sciarada alla francese, (titolo originale francese: “Cherchez l’idole”), regia di Michel Boisrond (1963)
- Gardenia, il giustiziere della mala, regia di Domenico Paolella (1979)
- Due strani papà, regia di Mariano Laurenti (1983)
- Il ritorno di Ribot, regia di Pino Passalacqua (1991)
- Viola bacia tutti, regia di Giovanni Veronesi (1998)
- Questa notte è ancora nostra, regia di Paolo Genovese e Luca Miniero (2007)
- Noi di settembre, regia di Stefano Veneruso (2011) documentario.
Libri
- Ti perdo. Diario segreto di un uomo da strada, Milano, Davoli, 1979.
- Monologhi e poesie romanesche, Roma, Califfo, 1991.
- Il cuore nel sesso. Libro sull’erotismo, il corteggiamento e l’amore scritto da uno pratico, Roma, Castelvecchi, 2000. ISBN 88-8210-228-9.
- Sesso e sentimento, Santarcangelo di Romagna, Keybook, 2004.
- Il Calisutra. Storie di vita e casi dell’amore raccontati dal maestro, Roma, Castelvecchi, 2006. ISBN 88-7615-136-2.
- Senza manette, intervista con Pierluigi Diaco, Milano, Mondadori, 2008. ISBN 978-88-04-57327-2.